Quarto chakra Roberto Sacchetto Pranopratica Pranoterapia
Quarto Chakra - Anahata
Il cuore è da sempre il simbolo dell’amore. Il Chakra del cuore, detto in sanscrito Anahata Chakra, costituisce il centro dell’essere umano e collega i tre Chakra inferiori, relativi all’istinto, con i tre Chakra superiori, relativi alla coscienza superiore. Il Chakra dai dodici petali rappresenta l’amore universale e svolge un ruolo fondamentale sia nel Bhakti Yoga, in riferimento alla via verso la dedizione e l’umiltà, sia nella dottrina cristiana attraverso il concetto di amore per il prossimo. Relativamente ai sensi, il Chakra Anahata è associato al tatto attraverso cui sono possibili il contatto e la cura. L’immagine di Vayu, il Dio dei venti, che cavalca l’antilope, uno degli animali simbolo del quarto Chakra, è collegata all’elemento aria e alla respirazione.
Nella stella di Davide, simbolo del Chakra del cuore, il triangolo rivolto verso l’alto si fonde con il triangolo rivolto verso il basso. Il primo rappresenta Shiva, il dio maschile, ovvero la consapevolezza di sé, il secondo rappresenta Shakti, la progenitrice divina, ovvero l’Energia. Il Chakra del cuore favorisce l’attitudine al contatto con gli altri. Coloro che possiedono un centro del petto stabile coltivano rapporti caratterizzati da tolleranza e apertura, unitamente ad un equilibrato senso della delimitazione.
Significato del nome: Anahata = non colpito, non danneggiato
Denominazioni frequenti: quarto Chakra, Chakra del cuore, centro del petto
Zona corrispondente: colonna delle vertebre toraciche sopra il cuore al centro del petto
Ghiandola corrispondente: ghiandola del timo
Colore: verde, grigio fumo Mantra: YAM
Numero di petali: dodici; con le sillabe sanscrite ka, kha, game, gnam, gnam, Cham, Cham, jam, jam, nima, atm, tan
Divinità: Isa, Kakina
Animali simbolici: antilope, colombo, uccelli
Elemento: aria Simbolo: stella di Davide Vocale: A
Funzione sensoriale: tatto
Corrispondenza nella natura: bosco, natura incontaminata, prati e campi
Pianeta: Giove
Temi centrali: amore, umanità, compassione, affetto, sicurezza
Parti del corpo: cuore, polmoni, circolazione, sangue, pelle, mani, braccia, parte superiore della schiena, gabbia toracica, bronchi
Aspetti interiori positivi: amore per il prossimo, calore umano, senso del gruppo, autostima, forza espressiva artistica, tolleranza, apertura, equilibrato senso della delimitazione
Aspetti interiori negativi: amor proprio, altezzosità, freddezza, durezza, amarezza
Disturbi fisici: disturbi cardiaci, dolori al petto, pressione alta, pressione bassa, malattie polmonari, disturbi respiratori, raffreddori, dolori alla schiena nella zona delle vertebre toraciche, dolori alle spalle.
Disturbi psichici: freddezza di sentimenti, solitudine, isolamento, asocialità, ostilità, senso della delimitazione troppo debole.
Tema centrale
Il Chakra Anahata è il centro energetico dell’amore, della compassione, dell’umanità e del senso di protezione, e favorisce un contatto affettuoso e agevole con il Tu, spostando la consapevolezza dall’Io al Noi. Grazie a questo Chakra è possibile instaurare rapporti con il prossimo privi di interessi egoistici. L’amore disinteressato, nel senso cristiano di amore per il prossimo, ma anche la compassione per tutti gli esseri viventi predicata dal Buddhismo sono gli obiettivi principali alla base dell’apertura del quarto Chakra. Ciascuna forma di amore consente il superamento dei propri confini. Eppure l’amore, sentimento proprio dei bambini, è di matrice egoistica in quanto favorisce la costruzione della sicurezza personale all’interno del mondo circostante. Per contrastare tale tendenza si sviluppa l’amore che non fa differenza tra simpatie o antipatie personali, sostenuto da una straordinaria forza e apertura, che può unicamente scaturire da una stabile attività del Chakra del cuore.
Importanza nello sviluppo interiore
Quando l’Energia fluisce liberamente e con forza attraverso il Chakra del cuore, l'individuo è in grado di comunicare “da cuore a cuore”. Ciò significa andare incontro al prossimo in modo disinvolto e senza artificiosità. Apertura e tolleranza rispetto ad altre idee e culture sono ovvie conseguenze di un sano rapporto con l’altro. Un Chakra Anahata stabile facilita la consapevolezza della propria responsabilità verso gli altri, come ad esempio nei confronti del partner, dei figli, dei parenti e degli amici. Uno sviluppo del quarto Chakra attraverso i relativi esercizi e modi di comportamento costituisce il fondamento principale per stabilire un contatto con il prossimo ricco di affetto e fiducia, nonché per accettare e amare se stessi. Perché se non amiamo e non accettiamo noi stessi, come possiamo riuscirci con gli altri? Disturbi nella zona di azione del Chakra del cuore si manifestano sotto forma di eccessivo egoismo, isolamento e una disparità tra il “dare” e il “prendere”. Tuttavia anche uno scarso senso della delimitazione e l’annullamento del sé in funzione degli altri sono chiari sintomi di un Chakra Anahata debole.
Se il Chakra in questione viene sviluppato armoniosamente, ne deriva una vicinanza emotiva all’altro, elemento fondamentale per una convivenza serena e uno scambio reciproco, senza per questo ignorare i confini di ciascun individuo.
Importanza della salute
Il quarto Chakra regola l’attività cardiaca, polmonare e respiratoria. Una circolazione stabile, un cuore robusto, un battito cardiaco regolare e una respirazione profonda e libera sono segnali inequivocabili di una buona attività del centro del petto. Poiché questo Chakra influisce sulla ghiandola del timo e sulle difese immunitarie, in caso di scarso funzionamento è possibile riscontrare un calo di Energia che si manifesta ad esempio in allergie, asma, predisposizione alle infezioni e malattie cancerogene. In modo ancora più evidente, i disturbi relativi al Chakra Anahata si manifestano soprattutto sotto forma di problemi cardiaci, con una sensazione di stretta al petto accompagnata da difficoltà respiratorie. L’importanza del Chakra del cuore a livello interiore si riflette a livello corporeo, non soltanto nel cuore e nella respirazione, ma anche sulla pelle, che costituisce il confine del corpo con il mondo esterno.